Approfondendo la
visione del passato delle grandi civiltà, sempre con maggiore
evidenza ci appare la connessione tra Astronomia, Scienza e
Religione.
Abbiamo già avuto
modo di constatare come i sacerdoti Egizi possedessero
conoscenze astronomiche e metafisiche notevoli.
Nell’epoca romana era
il Pontifex ad occuparsi dei problemi relativi, mentre
all’inizio dell’Era Cristiana – particolare prolungamento della
Romanità – ritroviamo ancora la figura del Pontefice in veste di
arbitro delle questioni Astronomiche e scientifiche di
particolare interesse, quali la misura e i riferimenti
fondamentali dello Spazio e del Tempo.
In base a questi
riferimenti veniva dal Pontefice stabilito il Calendario
delle principali ricorrenze Astronomiche, ancora oggi
riconoscibili e rintracciabili attraverso una spregiudicata
considerazione del ‘Mito solare’ che costituiva lo sfondo
del Calendario Ecclesiastico.
Questa procedura è
sopravvissuta fino ai nostri giorni, se non nella lettera almeno
nello spirito, ed è chiaramente rilevabile nella caratteristica
eminentemente Astronomica della festività della Pasqua.
Qui ritroviamo ancora
intatte e apertamente riconoscibili le configurazioni
Astronomiche che ne condizionano la sua ricorrenza.
E’ noto che la
festività di Pasqua risulta stabilita dal Plenilunio di
Marzo. Il mese di marzo in questo caso ha tuttavia solo un
rapporto indiretto con il relativo plenilunio; più
appropriatamente si dovrebbe definire come il Plenilunio del
Mese di Marte, intendendo il periodo di tempo
in cui il SOLE transita nel segno dell’ARIETE, trono
astrologico della sua “esaltazione”.
La ricorrenza della
Pasqua corrisponderebbe così, Astronomicamente, all’AVVENUTA
opposizione Sole-Luna, trovandosi il Sole collocato nel
segno dell’ARIETE. La celebrazione liturgica della festività si
tiene infatti – come sappiamo – nella DOMENICA successiva
all’evento Astronomico.
In quel che segue del
testo, non si vuole entrare nel merito del significato religioso
degli eventi, ma solo ed esclusivamente nelle corrispondenze
astronomiche che in base ai principi Astrologici ed Esoterici
descrivono, nel ‘Mito Solare’ il contenuto simbolico di una
vicenda in cui la Divinità e l’Uomo trovano reciproco
riferimento.
Nel nostro attuale
Calendario, dunque, la Pasqua continua a definire quella che
popolarmente viene chiamata la “Luna di Marzo”, e di conseguenza
la “qualità” o il “colore astrologico” dei Cicli Lunari dei Mesi
precedenti e seguenti.
Essa funge da PUNTO
CARDINE nel Calendario Lunare o MAGICO che ancora oggi forma
l’ossatura attorno a cui si articola il calendario Liturgico od
ecclesiastico.
Appare del resto
ancora evidente il rapporto Astrologico esistente tra:
-
la posizione del
Sole nel segno dei Pesci e la ricorrenza liturgica delle
CENERI (primo mercoledì della Luna di Febbraio) che
dà inizio al periodo penitenziale della Quaresima;
-
l'ingresso del
Sole in SCORPIONE e la ricorrenza della commemorazione dei
DEFUNTI;
-
l’ASCENSIONE e
quel particolare punto della linea sinusoide dell’eclittica
in cui la derivata della funzione y=senx (esprimente
il valore istantaneo dell’accrescimento della declinazione
Nord del Sole) assume un valore caratteristico esattamente
uguale al valore assoluto della funzione stessa;
-
la posizione del
Sole nel segno della VERGINE e la ricorrenza della Natività
di Maria;
-
il transito del
Sole nel segno del Toro e il culto del mese dedicato alla
MADONNA, simbolo della femminilità devota e feconda;
-
la posizione del
Sole in GEMELLI e la ricorrenza della PENTECOSTE (1° quarto
della Luna di Maggio).
Va però precisato che
il fatto essenziale che tutte le ricorrenze indicate in rapporto
diretto con la posizione del Sole in un determinato segno
zodiacale, non vanno però intese rigidamente.
Essendo il calendario
ecclesiastico essenzialmente lunare, questo tipo di
registrazione di eventi Astronomici aderisce ad uno schema di
principio il cui criterio direttivo si informa ad una finalità
eminentemente MAGICA.
Per questo motivo le
articolazioni fondamentali che contribuiscono alla sua
configurazione sono esclusivamente caratterizzate dalla
“QUALITA’” della LUNA.
Di conseguenza la
posizione Zodiacale del SOLE diverrà effettiva, nei suoi più
occulti rapporti con il fenomeno biologico terrestre, solo con
il tramite della Luna, che ne rifletterà le
caratteristiche fondamentali nella progressiva serie delle sue
“FASI” ( che altro non rappresentano che la materializzazione
visiva ed ‘ideografica’ dei suoi successivi rapporti orbitali
con il Sole stesso).
La Luna diventa così,
in questa prospettiva, l’indispensabile mediatrice
attraverso cui l’Uomo può venire in indiretto contatto con la
Divinità che il Sole simboleggia.
Nessuno meglio di chi
ben conosce lo stretto, indissolubile rapporto un tempo
esistente tra Astronomia e Astrologia può comprendere il
parallelo rapporto ANALOGICO che collega il SOLE, in cui
l’intera manifestazione biologica terrestre trova il suo
baricentro, alla DIVINITA’, e la LUNA alla mediatrice
notturna del suo rapporto con l’Uomo.
Questo
accostamento tra Religione e Mito Solare non deve essere
frainteso come constatazione di una divinizzazione del Sole
stesso –come erroneamente si è spesso creduto in rapporto alle
forme liturgiche dell’antico Egitto – ma piuttosto come formale
parallelismo delle molteplici manifestazioni di un unico
principio strutturale cosmico inserito in una grandiosa
ESOTERICA interpretazione della vita Universale, dove il mondo
Astrale appare come l’interno collettivo ed inconscio dell’individualità,
alla quale risulta legato da un rapporto di reciprocità in
cui causa ed effetto invertono sequenza e significati. |