Il Cielo di Nut

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Geobiologia

Il Cielo di Nut           
I testi seguenti sono stati redatti con la consulenza del dott. Fabio Petrella, docente di Fengshui presso il Centroriente di Torino.
Fabio Petrella è nato a Torino nel 1958.
E’ laureato in agronomia e specializzato in Scienze della Terra, e svolge dal 1989 la professione di tecnico presso un Ente di Ricerca della regione Piemonte, con un vasto curriculum di pubblicazioni e progettualità anche di livello internazionale.
Studioso di astronomia e astrologia sin dal 1982, si è formato presso il Centro Italiano di Astrologia (CIDA). Per sua crescita spirituale, si è avvicinato al mondo orientale attraverso la pratica di Yoga, Tai Qi Quan e Aikido. Ha ampliato le sue conoscenze delle interazioni energetiche fra Cielo e Terra mediante la pratica della radioestesia. Ha studiato Fengshui a partire dal 1994 con il dott. Roberto Marrocchesi, nutrizionista e consulente, insegnante di Macrobiotica e di Fengshui. Ha sviluppato una sintesi delle conoscenze acquisite, orientali e occidentali, e nelle sue consulenze e seminari propone un metodo integrato di Astrologia e Fengshui, pubblicato su Linguaggio Astrale.
E’ insegnante di Fengshui presso il Centroriente di Torino dal 2000 (http://www.tuttocina.it/corsi/fengshui.htm), dove propone una vasta scelta di corsi, da quelli di base a quelli applicativi, su temi come l’Arte dell’Arredamento, degli Spazi Verdi e delle Relazioni.

Principali lavori:
Petrella F., Pinneri R., Un esempio di tecnica integrata per lo studio dello spazio terrestre, Linguaggio Astrale, pagg. 66-74, anno X, n.1, I semestre 1998.
Petrella F., La sonda Pathfinder e l’opposizione Marte-Saturno: alcune riflessioni sul pianeta rosso, Linguaggio Astrale, pagg.117-125, anno XXVII, n.109, inverno 1997.
Petrella F., Il Drago Cinese di Primavera, Lex Aurea, Libera Rivista Digitale Di Formazione Esoterica, 26 settembre 2005, n°12.
Petrella F., ‘The Case and the Canon in Chinese and Jewish Numerological Traditions: analogies between the Yi Jing and the Sepher Yetzirah’. Proceedings of the conference ‘The Case and the Canon: Anomalies, Discontinuities, Metaphors between Science and Literature’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”, 26th / 28th June 2008. In print: V&R unipress GmbH.

Chi desidera approfondimenti ed informazioni può scrivere a fabio.petrella@fastwebnet.it
Il benessere nasce dai piccoli gesti quotidiani e dall’attenzione che rivolgiamo al nostro ambiente di vita. Negli ultimi anni si è fatta via via più intensa l’attenzione per le influenze che derivano dal campo magnetico terrestre: l’energia tellurica.
L’importanza dell’influenza dell’energia terrestre è conosciuta sin dai tempi più remoti: antiche civiltà, come quella cinese, utilizzavano tecniche complesse (Fengshui) per individuare i luoghi più adatti per collocare le dimore sia dei vivi (abitazioni) che dei morti (tombe).
L’energia tellurica (riferita ad una zona specifica) è la risultante locale delle variazioni di campo magnetico terrestre in funzione delle molteplici discontinuità della massa terrestre (acqua, faglia, magma, differente composizione delle rocce, etc.) e in funzione dell'attrazione gravitazionale lunare.

Pertanto il campo magnetico terrestre è in continuo mutamento energetico ed è influenzato da numerosi fattori, ma il suo valore di base è legato alla massa terrestre ed è geometricamente assimilabile ad una rete che avvolge più o meno regolarmente la superficie del pianeta; questa rete è nota, dal nome del medico suo scopritore, come “rete di Hartmann”. Si tratta in pratica di flussi di energia magnetica che disegnano sulla superficie terrestre una maglia invisibile di circa 2,30/2,50 m x 2 m, con “pareti” spesse circa 20 cm. All’interno della maglia non si osservano effetti negativi, e così pure lungo le pareti. I punti potenzialmente pericolosi sono le intersezioni fra le “pareti”, che definiscono quindi delle aree quadrate approssimativamente di 20 cm di lato, i cosiddetti “nodi di Hartmann”.
In concomitanza con la presenza di altri fenomeni tellurici, come ad esempio faglie (fratture della crosta terrestre) e vene d’acqua, i nodi di Hartmann possono diventare ‘geopatogeni’ e generare vari tipi di disturbo sia per la salute umana sia per l’ambiente in genere.
Lo stazionamento prolungato in questi punti può produrre malesseri e disturbi di varia intensità che vanno dall’insonnia, ai dolori reumatici alle gambe, alla schiena, ai piedi e alle spalle, ai dolori alla nuca, ai problemi di stomaco, ai crampi, ai disturbi del sistema nervoso con accentuazione di irritabilità, eccitazione, stati depressivi.
E’ quindi estremamente importante individuare questi punti all’interno delle nostre abitazioni e nei luoghi di lavoro per evitare di collocarvi il letto, le postazioni fisse di lavoro e in generale tutte le postazioni di lunga permanenza.
Spesso l’analisi dei punti geopatogeni in una abitazione o in ufficio viene accompagnata da valutazioni generali dell’ambiente, utilizzando metodologie complete come il fengshui, in modo da portare ad un miglioramento globale della qualità di vita nello spazio considerato.


Come possono essere individuati questi punti?
Il metodo migliore è quello integrato che tiene conto sia dei sistemi moderni di misura del campo magnetico (geomagnetometri) sia di quelli antichi (radioestesia).
L'utilizzo di antenne e bacchette radiestesiche è, ad oggi, il sistema più semplice e rapido, ed è affidabile se applicato da persone esperte. Occorre che l'operatore impugni le antenne radiestesiche e percorra lo spazio da analizzare con una camminata lenta e regolare.
Le antenne indicheranno con il loro movimento i punti in cui sono presenti i nodi. Occorre quindi indagare i diversi ambienti dell’abitazione o del luogo di lavoro e tracciarne una mappa, evitando di farli coincidere con posizioni di lunga permanenza.

Cosa fare se si verifica la presenza di qualche punto in corrispondenza del letto, della poltrona preferita, della postazione al computer e non è possibile modificarne la posizione?

Il mercato oggi offre buoni sistemi per combattere gli effetti nocivi delle perturbazioni telluriche e delle emissioni elettromagnetiche. Tra i sistemi migliori abbiamo selezionato le piastre di Tesla (occorre la dimensione grande, 21x21 cm), che possono essere posizionate in qualsiasi punto dell'ambiente.
 
In  generale, per minimizzare gli effetti di eventuali perturbazioni  geomagnetiche è bene scegliere per l’arredo materiali naturali sia per i  mobili, sia per i complementi (tessuti, tappeti, materassi), sia per le  tinteggiature, evitando i colori freddi e dando invece la preferenza ai  colori con tonalità calde, meglio se giallo ocra.
Occorre evitare di mantenere gli ambienti troppo caldi, ricordando di arieggiare le camere prima di andare a dormire.
Specchi  e superfici riflettenti hanno l’effetto di amplificare le correnti di  energia negativa, così come la presenza di altre sorgenti  elettromagnetiche (radio, televisore, stereo, telefono cordless) può  risultare anch’essa poco favorevole alla creazione di un ambiente  energeticamente sano.

Chi desidera approfondire l'argomento può trovare degli spunti interessanti nel seguente articolo: "Un esempio di tecnica integrata per lo studio dello spazio terrestre" di Fabio Petrella e Rocco Pinneri, apparso su Linguaggio Astrale n.1 del 1998.

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