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I quadranti radiestesici

Il Cielo di Nut - Radiestesia          
I quadranti radiestesici
I quadranti utilizzabili in radiestesia sono  moltissimi, alcuni molto specifici, altri di utilizzo generale. Nulla  vieta di costruirsi da sé i propri quadranti per un uso particolare. In  linea di massima la regola che consigliamo è di realizzare dei quadranti  semicircolari perché più comodi e pratici per un uso con il pendolo, ma  esistono quadranti circolari e lineari altrettanto validi. In fondo è  una questione di abitudine.
I quadranti possono essere utilizzati per  ottenere risposte più dettagliate alle nostre domande, per definire una  quantità, per stabilire un intervallo di tempo, per valutare il tasso  vibratorio di qualcuno o di qualcosa. Oppure, come nel caso  dell'equatore De La Foye, per determinare il "colore" vibratorio di una  forma.
Proponiamo i quadranti di uso più comune e quelli che possono  servire più frequentemente: il quadrante per la misura in unità Bovis e  l'equatore di Jean De La Foye. Forniamo inoltre un quadrante generico su  scala 0-100 che può essere utile per numerose misurazioni (ad esempio misure in percentuale).

nota utile
Molto spesso i quadranti richiedono di essere orientati verso il Nord magnetico. Per rendere i quadranti indipendenti dal Nord magnetico (quello indicato dalla bussola), e facilitare quindi il lavoro, è sufficiente disegnare al di sopra del grafico un cerchio di diametro 12 mm o 60 mm, testimone del Nord.
Per gli altri punti cardinali le misure sono le seguenti:

Est cerchio diametro 50 mm;
Sud cerchio diametro 40 mm;
Ovest cerchio diametro 30 mm.

Alcuni quadranti non richiedono un orientamento particolare, ma nel dubbio non esitate a tracciare il cerchio corrispondente.
(fonte: "Ondes de formes et énergies" Editions et Laboratoires SERVRANX).

Nord magnetico e Nord geografico
A proposito di questo discorso ci sembra importante puntualizzare la differenza tra Nord Magnetico e Nord Geografico.
Il  nord rilevato dalla bussola è il Nord Magnetico. Il Nord Geografico  invece dipende dalla localizzazione (longitudine e latitudine) del punto  della Terra considerato e dal momento (cioè l'anno considerato). La  differenza angolare tra i due Nord si chiama declinazione magnetica. Il  nord geografico dipende dalla rotazione della Terra, il nord magnetico  dipende dalla presenza di un campo magnetico, per quanto anch'esso  generato dalla rotazione terrestre. Il Nord geografico è il punto di  incontro (virtuale) tra l'asse di rotazione e la superficie della terra.  Questo varia in continuazione perché l'asse di rotazione cambia a causa  di continue perturbazioni di vario tipo. In realtà anche il nord  magnetico, per le stesse ragioni, subisce piccole variazioni da un luogo  all'altro e da un momento all'altro.
Le carte geografiche riportano  il Nord Geografico, localizzato idealmente al Polo Nord. Il Nord  Magnetico, che rappresenta non un punto ma una zona piuttosto vasta dove  convergono le linee di forza del campo magnetico terrestre, si sposta  di circa 10 km all'anno, e nel 2005 era alla longitudine di 104°W (verso  il Canada), quindi oltre 1300 km a ovest del nord geografico.
Più ci  si avvicina ai Poli più è grande la differenza tra il nord geografico e  il nord magnetico, dove quest'ultimo andrebbe corretto con la  declinazione magnetica per ottenere il nord geografico corrispondente.  In realtà per l'Italia la declinazione magnetica (occidentale o  negativa, quindi in sottrazione rispetto al Nord geografico) è di circa  1-2 gradi, a seconda della località, per cui può essere trascurata a  meno che non si debbano fare misure di grande precisione. Ogni anno la  declinazione magnetica diminuisce di 7 primi di grado.
Rispetto a  quale dei due devo scegliere l'orientamento per le rilevazioni  radiestesiche? Trattandosi di emissioni elettromagnetiche, naturalmente  il Nord magnetico, ovvero quello indicato dalla bussola. Attenzione  perché perturbazioni magnetiche nel luogo di rilevazione (presenza di  apparecchi elettromagnetici, forni a microonde, impianti hi-fi, Tv, magneti e calamite etc) possono creare qualche difficoltà nell'individuare il corretto Nord magnetico.

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